Quello che mi è sempre piaciuto di lei
era il suo silenzio,
non era un silenzio qualsiasi,
era un silenzio pieno di contrasti
e piccoli silenzi concentrici
come onde in uno stagno.
Lei non cercava di capirmi,
sapeva che era stupido pretenderlo.
Tra noi due non c’era bisogno di capire:
io avevo il mio dolore pieno di parole
e lei il suo silenzio.