lunedì 12 marzo 2018

Ode al giorno felice

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Questa volta lasciate che sia felice, 
non è successo nulla a nessuno, 
non sono da nessuna parte,  
succede solo che sono felice  
fino all’ultimo profondo angolino del cuore.  

Camminando, dormendo o scrivendo,  
che posso farci, sono felice.  
Sono più sterminato dell’erba nelle praterie,  
sento la pelle come un albero raggrinzito,  
e l’acqua sotto, gli uccelli in cima,  
il mare come un anello intorno alla mia vita,  
fatta di pane e pietra la terra  
l’aria canta come una chitarra.  

Tu al mio fianco sulla sabbia, sei sabbia, 
tu canti e sei canto. 
Il mondo è oggi la mia anima 
canto e sabbia, il mondo oggi è la tua bocca, 
lasciatemi sulla tua bocca e sulla sabbia 
essere felice, 
essere felice perché sì, 
perché respiro e perché respiri, 
essere felice perché tocco il tuo ginocchio 
ed è come se toccassi la pelle azzurra del cielo 
e la sua freschezza. 
Oggi lasciate che sia felice, io e basta, 
con o senza tutti, essere felice con l’erba 
e la sabbia essere felice con l’aria e la terra, 
essere felice con te, con la tua bocca, 
essere felice.
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- Pablo Neruda -
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phot. Ellen Von Unwerth